Coraggiosamente … Frida
Questo post vuole essere un semplice omaggio …
a una donna intelligente, impetuosa, irriverente, anticonformista, disinibita e rivoluzionaria.
A una donna trasgressiva, critica e ironica.
A una donna che ha amato violentemente e con passione, che ha portato avanti battaglie incredibili non solo di pensiero, ma per la sua stessa sopravvivenza.
A una donna che ha sofferto, e che è riuscita a trasformare il suo dolore in arte e la sua tragedia in colore.
Sottovalutata prima? Divinizzata dopo? Comunque un’icona di personale femminilità e femminismo, ma soprattutto di libertà e di insofferenza verso ogni costrizione e ogni convenzione sociale.
Questo post è dedicato a Frida Kahlo (1907-1954).
Frida Kahlo è stata una pittrice messicana, e oggi è considerata una delle più importanti artiste del secolo scorso. La sua arte fu profondamente influenzata dalla sua sofferenza vitale, dal profondo legame con il suo paese e con le sue tradizioni, e dall’amore grande e tormentato per il marito Diego Rivera.
Di lei si è scritto tanto, soprattutto negli ultimi tempi, grazie anche alla realizzazione di film, documentari e mostre che hanno rivelato, oltre al mito, la sua forza, la sua capacità artistica, ma anche la sua fragilità, le sue delusioni, la sua disperazione.
Leggere la sua biografia su Wikipedia è semplice, così come analizzare il suo percorso artistico: Frida Kahlo
Anche la moda ne ha fatto un’icona, reinterpretando in chiave moderna il suo look esotico, attraverso ricche trame, tessuti fantasia, ricami, complessi monili e acconciature. Un’altra testimonianza del suo stile e della sua arte.
Ho da poco terminato la visita al Mudec di Milano, dove è possibile visitare, fino al 3 giugno, una mostra a lei dedicata. Ho quindi provato ad “avvicinare” Frida per conoscerla meglio attraverso le foto che la ritraggono, i suoi scritti, le sue opere, la simbologia dei suoi quadri, la sua sofferenza sia fisica che dell’anima che – anche se non traspare dal suo volto sempre fisso e immobile – irrompe violentemente con l’emozione che si impossessa di te quando guardi un sua opera.
Ma per delineare meglio il suo profilo, quel suo carattere ribelle, quella che è stata la sua vita, il suo dolore, la sua battaglia, il suo impegno politico, la sua arte, preferisco affidarmi ad alcune delle sue frasi, quelle che ritengo più significative, quelle che mi hanno fatto riflettere e avvicinare di più non solo a Frida artista, ma alla donna.
“Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho
pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna
proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo
in cui mi sento io”
“Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio».
“Ho tentato di affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare”
“Rinchiudere la propria sofferenza significa rischiare che ti divori dall’interno”
“Sono molto preoccupata per la mia pittura. Soprattutto voglio trasformarla in qualcosa di utile per il movimento rivoluzionario comunista, dato che finora ho dipinto solo l’espressione onesta di me stessa, ben lontana dall’usare la mia pittura per servire il partito. Devo lottare con tutte le mie energie affinché quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione. La sola vera ragione per vivere”.
“Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego”
“Hanno pensato che fossi una surrealista, ma non lo ero. Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà
Il surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone in quell’armadio in cui si voleva prendere una camicia”.
E ancora, quando il medico vorrebbe impedirle di partecipare alla sua prima personale… Frida dichiara: “non sono malata, sono distrutta” e si fa portare alla mostra distesa sul letto.
Le sue opere possono piacere o no, ma comunque non lasciano indifferenti.
Frida Kahlo ha affrontato fin da bambina la vita opponendosi alle avversità e alle sue drammatiche conseguenze, e ha trasformato la sua disabilità, la sua immobilità, il suo dolore e la sua sofferenza in arte.
E’ per questo che è una grande artista. E’ per questo che è stata una grande donna.
“Mi auguro che l’uscita sia allegra e spero di non tornare mai più”
Frida Kahlo
Wow. Grazie per aver condiviso un può di Frida. Presto andrò a vedere la mostra anche io.
Vai perchè merita. E grazie per “seguirmi”, spero di arricchire questo blog di tanti contenuti interessanti.