Gli uomini preferiscono le bionde
“Mi è capitato spesso di finire su un calendario, ma mai per un data precisa”
Marilyn Monroe
Il 1° giugno del 1926 nasce, a Los Angeles, Norma Jean Baker. Sono le 9.30 di un Martedì qualunque e la neonata ancora non sa che farà letteralmente impazzire il mondo e che a soli 36 anni, il 5 agosto del 1962, con la sua morte diverrà un mito, un’icona destinata a essere amata e ricordata per sempre.
Sono passati quasi 56 anni dalla scomparsa di Marilyn Monroe, la bionda e seducente diva americana dalla vita travagliata e spesso infelice, la cui uscita di scena è per molti aspetti ancora avvolta dal mistero.
Stile, bellezza, eleganza e sapienti dosi di apparente superficialità che la facevano apparire una bionda svampita, la resero ammirata e famosa. Il suo fascino e la sua sensualità la consacrarono a “oggetto del desiderio” in un mondo maschile e maschilista che pur desiderandola difficilmente riuscì ad amarla.
Alla continua ricerca di un uomo che la amasse per ciò che realmente era, lei che suggeriva con complicità alle donne “trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara”, ha invece pianto e sofferto per amore.
Apprezzata dalla critica cinematografica per alcune delle sue pellicole più famose, raggiunse in pochi anni la fama internazionale.
Non voglio ripercorrere le tappe della sua vita, né le sue love story, su internet trovate tutto. Biografie ne sono state scritte molte, così come, su di lei, sono stati realizzati diversi documentari alternando realtà, fiction, gossip e inchiesta.
Mentre è relativamente facile conoscere e apprezzare la diva, molto complesso e difficile, se non quasi impossibile, è riuscire a comprendere la donna. Le sue paure, le sue angosce, la sua solitudine e infine, la sua tragedia.
E così, nel giorno in cui avrebbe “dovuto”, ipoteticamente festeggiare il suo novantaduesimo compleanno, voglio ricordarla così … con un mio piccolo e personale tributo.
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